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Un luogo segreto

Dietro al negozio dell’Ortopedia Guadagni c’è un luogo segreto, in cui avvengono ogni giorno delle piccole magie.
Plantari che vengono personalizzati per correggere un difetto del piede, scarpe su misura che nascono dai precisi calchi di Davide, corsetti creati dalle sapienti mani di Nora, carrozzine che vengono modificate da Daniele per garantire ad ogni cliente il comfort e la migliore esperienza di utilizzo.
Osservando i ragazzi all’opera e questo luogo speciale viene in mente la frase del bellissimo film Mary Poppins:
“Tutto è possibile, persino l’impossibile”.
E forse in questa officina è davvero così

Daniele

Lui è Daniele.
Lavora da Ortopedia Guadagni dal 1993, l’anno prossimo saranno 30 anni!
È cresciuto sentendo parlare di protesi e ausili ogni giorno in casa, perché la mamma, e poi il fratello Davide, lavoravano da Guadagni.
Quando ha iniziato aiutava Davide con le protesi: ha imparato un mestiere in cui la manualità e l’ingegno andavano di pari passo.
Oggi si occupa prevalentemente di ausili: dopo che Marcello ha fatto un’anamnesi ai clienti raccogliendo informazioni, esigenze e misure, manda i dati alle aziende produttrici, che inviano il prodotto richiesto. Quasi mai la carrozzina va subito bene, ma richiede ulteriori modifiche e personalizzazioni. Ecco che a questo punto interviene Daniele con tutte le modifiche necessarie, per fornire al cliente ciò di cui ha esattamente bisogno.
E poi le carrozzine vanno manutenute, i pezzi si logorano e vanno sostituiti. È un lavoro di precisone, che richiede dedizione.
Lui è quasi sempre in laboratorio o in magazzino, ma la sua presenza si sente, ogni volta che un cliente esce dal negozio con la sua carrozzina nuova o rimessa a nuovo.

Martina Caironi

Martina Caironi corre con una protesi alla gamba sinistra da quando, a soli 18 anni, le viene amputata la gamba in seguito a un incidente in moto.
In diverse interviste ha raccontato che un suo grande modello è stato Oscar Pistorius, diventato un punto di riferimento della sua vita dopo l’incidente. Grazie a questa fonte di ispirazione inizia a reinventarsi e ad allenarsi per competere nell’atletica paralimpica.
Sono tanti i risultati ottenuti da Martina.
Nel 2012 diventa campionessa paralimpica ai Giochi di Londra nei 100 m piani, mentre l’anno successivo ottiene due ori, nei 100 m piani e nel salto in lungo, ai Mondiali paralimpici di Lione.
Nel 2015 a Nembro, correndo per le Fiamme Gialle, ottiene il suo primo record mondiale nei 100m con il tempo di 15″05.
Nel 2020 a Tokyo Martina Caironi tornare a vincere due medaglie, stavolta entrambe d’argento: nei 100 metri T63 ed un’altra nel salto in lungo. Due risultati importanti che la motivano ad andare avanti.
Proseguirò fino a Parigi 2024 dichiara infatti Martina, che nello sport e nella vita non si accontenta, è sempre pronta a mettersi in gioco.
Fa parte del Comitato Paralimpico delle Fiamme Gialle, è rappresentante degli atleti nel consiglio e nella giunta nazionale del Comitato Italiano Paralimpico e fa volontariato raccontando la sua storia nelle scuole Martina è anche speaker motivazionale, e ha all’attivo la partecipazione a svariati seminari e conferenze.

Matteo Betti

“Un tiro mancino” è la storia del campione paralimpico Matteo Betti.
Il libro, scritto dalla giornalista Giovanna Romano, racconta la storia di un grande campione di scherma in carrozzina.
Matteo aveva solo 6 anni quando si avvicinò per la prima volta alla scherma. Un’emorragia cerebrale alla nascita gli aveva causato un’emiparesi destra e i medici gli consigliarono di fare scherma come riabilitazione.
Ma quella che doveva essere solo una terapia si è rivelata la più grande passione di Matteo, che ha passato trent’anni della sua vita tra colpi di spada e di fioretto, collezionando successi.
Oggi Matteo è un veterano della Nazionale Italiana di scherma paralimpica e consigliere del Comitato Italiano Paralimpico.
È salito sulla pedana di Tokyo 2020 per la sua quarta paralimpiade: ci è salito da vice campione del mondo in carica, con il ventitreesimo titolo italiano e ha sfiorato il podio con il quarto posto nell’individuale di fioretto, segnando il miglior risultato della scherma paralimpica maschile e il secondo risultato individuale dell’intera squadra italiana.
Un campione nello sport, ma soprattutto un campione di impegno e tenacia!

Coverpicc

Esiste una fantastica soluzione per chi deve indossare dispositivi medici come il PICC o il glucometro a bottone per pazienti diabetici.
Coverpicc è una guaina progettata per proteggere questi dispositivi.
Ha un design fashion e giocoso grazie alla varietà di colori e fantasie, ma soprattutto permette di ritrovare la libertà di movimento in ogni occasione della vita di tutti i giorni, dal lavoro allo svago.
La guaina non esercita alcuna compressione sull’arto e la parte interessata dal picc o dal bottone, ma è solo di copertura e protezione.
Utilizza materiali all’avanguardia in quanto è realizzato in Q-Skin, un tessuto in microfibra tecnologicamente avanzato che assicura igiene, comfort e praticità.
La versione waterproof è invece progettata e realizzata in neoprene per essere completamente impermeabile, offrendo la possibilità di fare tranquillamente la doccia, ma anche di andare in piscina o al mare.
Da Guadagni è disponibile in diverse fantasie, sia nelle versione in microfibra che in quella impermeabile.

Antonio Fantin

Medaglia d’oro nei 100 metri stile libero ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 e recordman mondiale.
Si tratta di Antonio Fantin, nuotatore italiano classe 2001 nato a Latisana, in Friuli Venezia Giulia. È un atleta delle Fiamme Oro, tre volte Campione Mondiale e otto volte Campione Europeo.
Colpito all’età di tre anni e mezzo da una MAV, malformazione artero-venosa, si è avvicinato al nuoto proprio come forma di riabilitazione post-operatoria. Ha esordito in una competizione internazionale ufficiale agli europei giovanili paralimpici nel 2017, vincendo quattro ori e un argento. Si è laureato campione del mondo per la prima volta a Città del Messico, sempre nel 2017.
“La medaglia paralimpica è il sogno che diventa realtà grazie a una grandissima squadra, alla mia famiglia e ai miei amici – ha dichiarato a fine gara Fantin – Questa medaglia va all’Antonio piccolo e alla mamma Sandra che, quando Antonio era piccolo e non voleva entrare in acqua, lo portava ogni giorno comunque in piscina”.

Stefania

Lei è Stefania. Un punto di riferimento per i clienti Guadagni, che la trovano in negozio da ben 22 anni.
Si occupa degli ordini e delle vendite ed è specializzata nelle calzature, mondo che la appassiona: le piace trovare per ogni persona la calzatura più comoda, scegliere il design più adatto, valutare se serve un plantare su misura e, nel caso, passare le informazioni ai colleghi che si occuperanno poi di realizzarlo.
Conosce nel dettaglio le caratteristiche delle calzature tecniche e sa esattamente cosa serve per una professione piuttosto che per un’altra. Ad esempio le calzature di chi lavora in ospedale devono essere sterilizzate in autoclave e solo alcune sono certificate.
Gentile, accogliente, premurosa, sa mettere a proprio agio le persone che da Guadagni cercano una soluzione per camminare meglio o un ausilio per facilitare i piccoli gesti quotidiani.

La forza di Ambra: campionessa nell’atletica e nella vita

Una campionessa, nello sport e nella vita
Ambra Sabatini ha 20 anni e pratica attività sportiva da quando è piccolissima, prima nel pattinaggio poi nella pallavolo e infine nell’atletica leggera come mezzofondista.
È il 5 giugno 2019; Ambra si sta recando ad un allenamento di atletica a Grosseto, quando lo scooter su cui viaggia insieme al padre viene colpito da un’auto che invade la loro corsia di marcia. Questo terribile incidente le costa l’amputazione della gamba sinistra sopra il ginocchio, ma non intacca minimamente la sua forza di volontà.
Subito dopo la riabilitazione inizia ad allenarsi nel nuoto e nel ciclismo. Quando finalmente le arriva la protesi da corsa torna al suo grande amore, l’atletica.
Nel 2020 partecipa ai campionati italiani paralimpici con ottimi risultati, fino ad arrivare al Grand Prix di Dubai in cui corre i 100 metri registrando il nuovo record mondiale paralimpico, valido per la qualificazione ai Giochi paralimpici di Tokyo del 2020.
🥇 A Tokyo, alla sua prima partecipazione olimpica, vince la medaglia d’oro e batte il record mondiale della sua categoria.
✨ Un risultato incredibile per una ragazza che fino ad un anno prima mai avrebbe immaginato che cosa aveva in serbo per lei la vita. Un grande esempio per tutti noi

Birkenstock Arizona Eva: il sandalo estivo leggero e colorato

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