“Un tiro mancino” è la storia del campione paralimpico Matteo Betti.
Il libro, scritto dalla giornalista Giovanna Romano, racconta la storia di un grande campione di scherma in carrozzina.
Matteo aveva solo 6 anni quando si avvicinò per la prima volta alla scherma. Un’emorragia cerebrale alla nascita gli aveva causato un’emiparesi destra e i medici gli consigliarono di fare scherma come riabilitazione.
Ma quella che doveva essere solo una terapia si è rivelata la più grande passione di Matteo, che ha passato trent’anni della sua vita tra colpi di spada e di fioretto, collezionando successi.
Oggi Matteo è un veterano della Nazionale Italiana di scherma paralimpica e consigliere del Comitato Italiano Paralimpico.
È salito sulla pedana di Tokyo 2020 per la sua quarta paralimpiade: ci è salito da vice campione del mondo in carica, con il ventitreesimo titolo italiano e ha sfiorato il podio con il quarto posto nell’individuale di fioretto, segnando il miglior risultato della scherma paralimpica maschile e il secondo risultato individuale dell’intera squadra italiana.
Un campione nello sport, ma soprattutto un campione di impegno e tenacia!
Matteo Betti
